La Fanòia di Sant'Antonio
La Fanòia è il grande falò che viene acceso la sera del 16 gennaio davanti alla Chiesa di Sant'Antonio Abate. Il falò rappresenta un momento di aggregazione e di festa per tutta la comunità e simboleggia la purificazione dal male.
La Tradizione
La Fanòia di Sant'Antonio è una delle tradizioni più antiche e sentite di Pignola, celebrata il 16 e 17 gennaio.
Il cuore della festa è l'accensione del grande falò (la 'fanòia') in Piazza Vittorio Emanuele la sera del 16, dopo la benedizione del parroco. La pira, costruita con legna raccolta dai cittadini, arde per tutta la notte, simbolo di purificazione e di luce nel cuore dell'inverno.
Anticamente, i fedeli portavano a casa tizzoni ardenti come segno di protezione, rievocando la leggenda di Sant'Antonio che rubò il fuoco agli inferi per donarlo agli uomini.
I festeggiamenti includono anche la benedizione degli animali e la tradizionale corsa di muli e cavalli il 17 gennaio, evento che segna l'inizio del Carnevale pignolese.
Storia
La tradizione della Fanòia affonda le radici nei riti pagani di purificazione e rinnovamento legati al solstizio d'inverno. Con la cristianizzazione, questi riti furono associati alla festa di Sant'Antonio Abate (16 gennaio), protettore degli animali e del fuoco. La Fanòia è ancora oggi una delle feste più sentite dalla comunità di Pignola e rappresenta un momento di aggregazione sociale e di trasmissione delle tradizioni.
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