Rinascimento Pignolese (XVII-XVIII secolo)
Il XVII e XVIII secolo rappresentano l'epoca d'oro di Pignola, il periodo del "Rinascimento Pignolese" che trasformò il borgo nel "Paese dei Cento Portali".
Boom demografico ed economico:
Tra il 1600 e il 1700, Pignola conobbe un notevole incremento demografico, favorito anche dall'arrivo di profughi albanesi e di famiglie nobili da altre zone della Basilicata (La Vista, Romeo, Scavone, Albano, Padula, Gaeta).
L'arte degli scalpellini:
Questo periodo vide la fioritura dell'arte della lavorazione della pietra. Gli scalpellini pignolesi crearono oltre 200 portali in pietra arenaria che ancora oggi adornano il centro storico:
- Portali barocchi riccamente decorati
- Mascheroni apotropaici
- Stemmi gentilizi
- Cariatidi e figure zoomorfe
Sviluppo economico:
Fiorirono attività economiche legate a:
- Lavorazione di panni e tessuti (gualchiere e tintorie)
- Sfruttamento dei boschi
- Agricoltura e pastorizia
- Artigianato artistico (ferro battuto, pietra)
Architettura nobiliare:
Furono costruiti i principali palazzi storici (Palazzo Gaeta, Palazzo Padula, Palazzo Pinterpe) che ancora oggi caratterizzano Piazza Vittorio Emanuele.
Cultura e arte:
In questo periodo visse e operò Scipione Lacorcia (La Gorcia), compositore di madrigali di fama europea.
Eventi Principali
1600-1700: Costruzione dei principali portali e palazzi storici
Arrivo di famiglie nobili e profughi albanesi
Sviluppo delle attività economiche (gualchiere, tintorie, artigianato)
Incremento demografico e prosperità economica
Definizione dell'assetto urbanistico del centro storico
Attività di Scipione Lacorcia, compositore di madrigali